Oidio, gestione preventiva per evitare scadimenti qualitativi
Se non gestita adeguatamente, la malattia si mostra in tutta la sua aggressività in fase di accrescimento degli acini
Come sempre succede durante le fasi di forte accrescimento dell'acino, l'oidio si mostra all'interno dei nostri vigneti nella sua forma più visibile e aggressiva. Attaccando la superficie esterna della bacca (oltre che tralci verdi e foglie), ne provoca il noto ispessimento e suberificazione.
Le spaccature degli acini rappresentano il danno più grave che porta, in pratica, alla perdita completa della produzione. Ma anche attacchi di entità lieve possono portare un abbassamento della qualità delle uve e conseguenti sentori organolettici negativi nei vini molto ben noti agli enologi.
Una difesa del vigneto eminentemente preventiva, che tenga dovuto conto la storia della malattia nel comprensorio e delle diverse suscettibilità di ogni varietà, è un vero e proprio obbligo per qualunque viticoltore appassionato e... ambizioso.