Ripresa vegetativa e rischio gelate: l’importanza del supporto tecnologico
23 Marzo 2020
Fin dall’inizio dell’anno solare in corso si è percepito un anomalo andamento meteorologico, con temperature al di sopra della media stagionale: gennaio, e ancor di più febbraio, parevano un assaggio di primavera molto anticipata, con massime che in alcuni giorni hanno superato i 20°C.
I millimetri di acqua caduti non sono mancati, ma il problema principale è che si verificano eventi piovosi molto intensi che causano erosioni, frane e ruscellamenti superficiali. Marzo ha proseguito il trend dei mesi passati con temperature sempre più alte.
La situazione attuale: allarme gelate tardive
L’andamento meteo anomalo di questo periodo continua a sorprenderci: dalle previsioni meteo della settimana compresa tra il 23 e il 29 marzo, si deduce che ci sarà un’ondata di aria fredda che causerà un brusco calo delle temperature notturne che raggiungeranno anche i -5°C in alcune zone. La vite è ormai in germogliamento o quasi, a seconda della varietà, a causa dell’elevato caldo dei mesi precedenti. Ciò significa che i tessuti sono ricchi di acqua e molto suscettibili al gelo. A tal proposito si consiglia di prendere provvedimenti precauzionali in modo da mitigare il più possibile il fenomeno, concentrandosi sulle varietà precoci e sulle vigne a maggior suscettibilità.
Come intervenire
- gestione del suolo: sfalciare l’inerbimento, dove presente, per mantenerlo il più basso possibile durante il periodo di massimo rischio, e/o lavorare il suolo nell’interfilare e sotto filare per eliminare le malerbe presenti;
- potatura: posticipare le ultime potature per mantenere dormienti le gemme;
- rimesse e/o barbatelle: attendere la messa a dimora di barbatelle, fortemente a rischio in caso di gelate primaverili.
Davide Ferrarese, Matteo Tasca, Tiziano Arecco - VignaVeritas (Gavi, AL)